Perchè utilizzare la tecnologia a LED

Risparmio energetico

Grazie all’elevato illuminamento caratteristico delle lampade e lampadine a led, è possibile sostiutire con esse anche le lampade fluorescenti (compatte o al neon) con equivalenti a led che consumano molta meno energia, cioè di potenza (in watt) decisamente inferiore, conseguendo un rilevante risparmio economico.

Ad esempio, è possibile sostituire una normale lampada al neon da 60 W con un Tubo a led che consuma non più di 6 W.

Possiamo immaginare dunque gli effetti sulla bolletta in caso di sostituzione delle lampadine di un’intera abitazione, per non parlare degli effetti a livello industriale.

Durata

I LED mantengono il 70% dell’emissione luminosa iniziale ancora dopo 50.000 ore, secondo gli standard EN50107. Con ciò non è detto che bisogna sostituirli sopo tale periodo, se tale riduzione non crea eccessivi fastidi si possono traquillamente utilizzare fino alla completa perdita di luminosità, stiamata in 100.000 ore. Confrontando la durata dei led rispetto alle lampade tradizionali e ipotizzando un funzionamento medio di 6 ore al giorno, notiamo che:

  • • La vita media di una lampadina a filamento è di circa 1000/1500 ore (250 giorni)
  • • La vita media di una lampada a scarica è di 4.000 ore (666 giorni)
  • • La vita media di una lampada fluorescente è di 6.000 ore (1.000 giorni)
  • • La vita media di una lampada a led è di 50.000 ore (8.333 giorni).
    • Non inquina e non contiene sostanze pericolose

      Il led contiene polvere di silicio, non contiene gas nocivi alla salute e non ha sostanze tossiche, a differenza delle fluorescenti e delle lampade a scarica (alogenuri metallici e vapori di sodio).

      Totale assenza di inquinamento luminoso; il led brilla, ma non satura l’ambiente. Zero sono le emissioni di raggi U.V. (ultravioletto) che in via generale sono dannosi per l’uomo per lunghe esposizioni nel tempo). Zero sono anche le emissioni di raggi I.R. (radiazione infrarossa), dannosi agli occhi per esposizioni dirette.

      Tali emissioni sono molto dannose anche per il commercio del tessile e del pellame, materiali questi molto sensibili ai raggi U.V. Perdita di brillantezza dei colori e sclerotizzazione dei materiali, in particolare di quelli naturali e quindi più pregiati, sono spesso l’inevitabile conseguenza di una lunga esposizione alla luce artificiale: un motivo in più per utilizzare i LED nell’illuminazione dei locali commerciali.

      I LED non emettono luce calda

      I LED generano calore, ma lo trattengono al loro interno, difatti l’involucro è in grado di controllare il calore generato e di smaltirlo verso dissipatori esterni. La potenza usata viene così impiegata al meglio per l’illuminazione, ottimizzando l’efficienza. La temperatura media raramente è superiore a 50°. I led possono quindi essere installati a contatto con legno, plastica, e tutti quei materiali che temono l’eccessivo calore.

      Notevole può rivelarsi il risparmio nel climatizzare un ambiente molto illuminato: infatti un lampada ad incandescenza o alogena produce una notevole quantità di calore disperso nell’ambiente e normalmente, quando si eseguono dei calcoli per la progettazione di un impianto di climatizzazione, viene considerata come una vonte di calore da abbattere di circa 75 W.

      L’equivalente fonte di luce, ma a LED, viene valutata con margine ridondante a circa 15 W.

      Assenza di manutenzione e compatibilità con tutti gli attacchi

      I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono stimati nell’ordine di un centesimo rispetto agli impianti al sodio attualmente in uso, quindi praticamente nulli. Le tipologie di led in commercio sono compatibili con dimensioni / attacchi/ tensioni di alimentazione esistenti: basta svitare ed avvitare, sfilare ed infilare al posto delle altre lampade.